M come mare

Mare

Ed eccoci a circa metà dell’alfabeto; oggi è il turno di M come mare. Avremmo potuto mettere M come MondoFantastico ma non è detto che non lo si possa fare al prossimo turno della lettera M.

Sì, perché non è che arrivati alla zeta finisce tutto lì. Nient’affatto! Ricominceremo dalla lettera A e andremo avanti finché troveremo parole che siano facili da spiegare e di interesse comune.

Per cui, se vuoi farti un’idea di quanta vita avrà la nostra rubrica Alfabeto italiano, prendi pure un vocabolario… Ecco, più o meno quella è la quantità di materiale che abbiamo a nostra disposizione!

Com’è bello il mare!

Com'è bello il mare!
Com’è bello il mare!

Ma per tornare all’argomento di oggi, M come mare, non vi nascondo che sono un po’ in difficoltà. Intanto ho già avuto qualche problema nella scelta dell’immagine da allegare all’articolo. E sì! Ci sono talmente tante foto meravigliose che avrei passato ore a guardarle tutte.

Ci sono quelle che ritraggono i tramonti sul mare e quelle dell’alba; ci sono quelle del mare di giorno, di sera e persino di notte. E perché, quelle del mare in tempesta o delle onde che si infrangono sugli scogli, sono forse meno affascinanti?

Credo proprio che il mare sia uno dei soggetti più belli e più fotografati al mondo, d’altronde il nostro pianeta, pur chiamandosi Terra, è per la maggior parte coperto dall’acqua!

E per coronare questo argomento, di cui Mondo Fantastico si occuperà senz’altro in altri articoli (soprattutto in vista dell’estate che si avvicina) ho pensato di proporti il testo di una famosa canzone tratta dal famoso film a cartoni animati della Disney “La Sirenetta“.

Questa allegra canzone è un vero e proprio inno al mare, ma di certo sai di cosa sto parlando. Per cui non aggiungo altro e… Dai, cantiamo insieme!

In fondo al mar

In fondo al mar

Le alghe del tuo vicino ti sembran più verdi sai.

Vorresti andar sulla terra non sai che gran sbaglio fai.

Se poi ti guardassi intorno vedresti che il nostro mar

è pieno di meraviglie, che altro tu vuoi di più.

In fondo al mar, in fondo, al mar

tutto bagnato è molto meglio credi a me.

Quelli lassù che sgobbano sotto a quel sole svengono

mentre col nuoto ce la spassiamo in fondo al mar.

Quaggiù tutti sono allegri guizzando di qua e di là,

invece là sulla terra il pesce è triste assai,

rinchiuso in una boccia, che brutto destino avrà.

Se all’uomo verrà un po’ fame il pesce si papperà.

Oh, no! In fondo al mar In fondo al mar.

Nessun ci frigge o ci cucina in fricassea.

E non si rischia di abboccar no,

non c’è un amo in fondo al mar.

La vita è ricca di bollicine, in fondo al mar,

in fondo al mar. In fondo al mar, in fondo al mar.

Con questo ritmo la vita è sempre dolce così.

Anche la razza ed il salmon, sanno suonare con passion,

quì c’è la grinta e ogni concerto è un successon.

Il sarago suona il flauto, la carpa l’arpa, la platessa il basso,

poi c’è la tromba, del pesce rombo; voilà, il luccio è il re del blues.

La lancia con il nasello al violoncello con la sardina all’ocarina

e con l’orata vedrai che coro si farà.

Sììììì, in fondo al mar, in fondo al mar.

In fondo al mar, in fondo al mar.

Se la sardina fa una moina c’è da impazzir.

Che c’è di bello poi lassù la nostra banda vale di più,

ogni mollusco sa improvvisare in fondo al mar.

Ogni lumaca si fa un balletto in fondo al mar.

E tutti i giorni ci divertiamo qui sotto l’acqua in mezzo al fango

Ah che fortuna vivere insieme, in fondo al mar!

 

Photo credits | busreisspanje.org  –  dreamatico.com  –  blogs.indiewire.com

Testo “In fondo al mar” credits | airdave.it

Grazia

Ha pubblicato racconti su un importante settimanale del gruppo Mondadori, è stata premiata ad un concorso internazionale per uno dei suoi romanzi, e naturalmente... scrive per MondoFantastico.com

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