Ninna Nanna, cos’è e a cosa serve
Una Ninna Nanna è una dolce melodia molto cantilenata il cui obiettivo è di rilassare e rasserenare i bimbi piccoli per farli addormentare.
In genere sono sempre state le mamme, o le nonne, a cantarle ai bambini al momento di andare a dormire perchè è sempre stato un compito prettamente femminile mettere a letto i bambini.
Ai miei tempi, quando ero piccola piccola, andavo a letto con la Ninna Nanna subito dopo Carosello, chi di voi mamme se lo ricorda? I bimbi di oggi non sanno nemmeno cos’è!
La Ninna Nanna si basa sul concetto che una voce familiare e dolce, lenta e ripetitiva può conciliare il sonno ed ha sempre fatto parte di ogni cultura popolare, anche se in modi e con parole e suoni differenti.
Una famosa Ninna Nanna la compose il noto compositore tedesco Johannes Brahms per la nascita del secondo figlio di una donna.
Ogni paese, e quindi ogni popolo ha le sue Ninne Nanne: italiani, danesi, inglesi, francesi, spagnoli e anche turchi, rumeni e greci.
Alcune Ninne Nanne arrivate fino a noi risalgono persino al 1600 e rimangono ricchezza delle tradizioni. Non so perchè a me, fin da piccola non piacevano. Le ritenevo strane e poco tranquillizzanti a dire il vero, se pensiamo che una delle nostre più popolari Ninne Nanne canta: “Ninna nanna, ninna ohhh, questo bimbo a chi lo do?”
Sinceramente, anche se poi si parlava di Befana, Babbo Natale e simili, io non l’apprezzavo più di tanto. In seguito non l’ho mai cantata ai miei figli, preferendo, per il momento della buona notte, altre storie, altri suoni.
La Ninna Nanna resta però nel cuore di tutti, in un modo o nell’altro, specialmente perchè rappresenta un momento in cui ci si ferma: il bambino per dormire, la mamma per metterlo a letto e quindi si crea un’atmosfera distesa, rilassata, pacata.
Che, secondo me, è proprio lo scopo intrinseco della Ninna Nanna: creare un momento di intimità tra mamma e bambino o meglio, tra adulto e bambino.
La giornata di entrambi è spesso caotica, bisogna correre, non c’è tempo. La sera quindi diventa un ritaglio, uno scampoli di tempo in cui si sta insieme e se quando i bambini sono piccoli piccoli, c’è spazio per una Ninna Nanna, crescendo i bimbi sono più interessati ad ascoltare storie, racconti fiabe e favole.
E poi arriva il momento, quando sono ancora più grandini, delle chiacchiere, del bilancio della giornata, delle confidenze e quant’altro.
La ninna nanna rappresenta quindi il primo momento, il primo gradino della crescita e, se vogliamo, la base di tutto i momenti a venire.
Mio figlio, ormai oltre i dieci anni, ama ancora essere “accompagnato a letto” perchè è il nostro momento. Si ride, si scherza, si chiacchiera fino a quando devo scherzosamente minacciarlo altrimenti parlerebbe per ore.
Ecco, è come se ogni età abbia la sua “ninna nanna” che concilia il sonno e prepara a dormire. È un po’ come se con la ninna nanna si faccia il bilancio della giornata e la si chiuda in bellezza.
Dalle pagine e dagli articolo di MondoFantastico vi proporremo le ninne nanne più conosciute e più utilizzate, sia in Italia che all’estero, ma anche le meno note e quelle inventate da mamme di tutti i tempi appositamente per i loro bambini.
Quindi se anche voi ne avete una, magari creata apposta per i vostri bambini, inviatecela, la pubblicheremo volentieri, nel frattempo vi proporremo quelle delle culture del mondo e le nostre personali.
Il papà dei miei figli, ad esempio, ne aveva inventata una che a loro piaceva moltissimo con protagonisti due bambini: Gigino e Gigione. Un giorno (se riuscirò a ricordarla) ve la proporrò.
La mia Ninna Nanna preferita però è sempre stata una classica della tradizione italiana che è talmente vecchia da non riuscire nemmeno a dire quando possa essere stata scritta o inventata: Stella, stellina.
Queste e altre ninne nanne saranno inserite nei prossimi articoli, per piacere, diletto, ma anche per preservare un pizzico e in qualche modo le nostre tradizioni, che ne dite?
Buona notte a tutti bambini e ai loro genitori!
photo credits | imore